Giornata Europea dei genitori e della scuola 2019: resoconto

Ospitato nell’Aula Magna della scuola Maria Ausiliatrice di Varese, si è tenuta nella mattinata di sabato 6 aprile un incontro intitolato “Genitori e scuola 4.0” a celebrazione della Giornata europea dei genitori e della scuola. Nonostante il tema dell’incontro fosse estremamente nuovo e specifico (“Iperdotazione intellettiva: studenti troppo intelligenti per essere felici?”) la partecipazione è stata numerosa e qualificata,  equamente divisa tra genitori (38%), Docenti (37%), Dirigenti Scolastici ed Associazioni del territorio (25%).

Dopo i saluti delle autorità nella persona di Rossella Di Maggio, insegnante di scuola primaria che da sempre lavora nell’ambito educativo e che ricopre l’incarico di Assessore ai servizi per il diritto allo studio, alle pari opportunità ed ai servizi per l’infanzia del comune di Varese, i lavori sono stati aperti dalla Prof.ssa Angela Lischetti, referente dell’Ufficio Scolastico Provinciale (USR – AT Varese).

Nella sua relazione sono state identificate le caratteristiche principali dei ragazzi Gifted, ovvero alunni con potenzialità intellettive alte e presentate due possibili strade da percorrere per il futuro: formazione sulla giftedness e creazione di un osservatorio in rete tra scuole e fra scuole e territorio.

A seguire l’intervento del Prof. Mario Manduzio, docente MIUR e co fondatore di Feed Their Minds, startup innovativa a vocazione sociale, incubata presso Speed Mi Up della Bocconi.

CHI E QUANTI SONO I BAMBINI PLUSDOTATI il primo tema trattato. Si è partiti da quali caratteristiche hanno i bambini gifted, alle 6 differenti tipologie che li identificano, ai loro possibili comportamenti a scuola, alle reazioni degli insegnanti e dei genitori per arrivare al dato (fonte O.M.S.) della loro numerosità: gli ALUNNI AD ALTO POTENZIALE COGNITIVO, sono tra il 5 e 8% della popolazione scolastica in TOTALE 390.000 STUDENTI IN ITALIA, ovvero da 1 a 2 per ogni classe. Dati sorprendenti!

Sono poi seguite indicazioni su come valorizzarli per non disperdere il loro talento ed alcune proposte didattiche.

La Dott.ssa Cazzaro Leonia Paola, Psicoterapeuta, specializzata in psicologia giuridica e psicodiagnostica, ha invece centrato il suo intervento portando esempi riferiti a bambini ed adolescenti gidted incontrati durante la sua attività e delle numerose problematiche che questi incontrano nella vita di tutti i giorni, dalla scuola al rapporto con il mondo che li circonda, alle scelte sbagliate spesso loro imposte che inducono poi a scambiarli come ragazzi dal potenziale basso, o iperattivi, o svogliati, al punto da abbandonare la scuola.

Giornata Europea dei genitori e della scuola 2019: Programma

Genitori e Scuola 4.0. Iperdotazione intellettiva: studenti troppo intelligenti per essere felici?

Sabato 06 aprile 2019 dalle ore 8,30 alle 12,30

presso l’Aula Magna, Scuola Maria Ausiliatrice,  Piazza Libertà 9 – Varese.

L’evento intende affrontare la questione dei bambini iperdotati, i cosiddetti bambini prodigio o ad alto potenziale cognitivo, che se non riconosciuti, hanno alte probabilità di sviluppare impotenza appresa, frustrazione, scarsa motivazione, bassa autostima, problemi emotivi, sociali e comportamentali.

Programma

8.45/9.15 – APERTURA DELLA GIORNATA E SALUTI DELLE AUTORITÀ

  • Dott. Merletti Claudio – Dirigente AT Varese
  • Dott. Galimberti Davide e Di Maggio Rossella Sindaco e assessore di Varese
  • Dott. Emanuele Antonelli – Presidente Provincia di Varese

9,30  – INTERVENTI:

  • Studenti plusdotati: problema o risorsa.

Prof. Angela Lischetti – AT Varese

  • Bambini plusdotati; quanti sono, come riconoscerli, buone pratiche per valorizzarli.

Prof. Mario Manduzio –  Feed Their Minds

  • Cosa fare con i  bambini da 10+ –

Dott.ssa Leonia Paola Cazzaro  – psicologa Fare Centro

11.00 I PROGETTI NELLE SCUOLE:

  • C. Iqbal Masih: A scuola per imparare a volare alto
  • Liceo G. Ferraris: Una scuola aperta a tutti e non per tutti
  • Scuola parentale Makula: Il talento sta nel riconoscere l’individualità
  • Scuola Maria Ausiliatrice: Normalità? Talento? Il compito è valorizzare
  • Tra formazione e lavoro: l’esperienza di Giovani di Valore

12,15 – Dibattito e conclusioni

Al termine del convegno, a docenti, studenti e professionisti presenti che ne faranno richiesta, verrà consegnato l’attestato di partecipazione.

Il Convegno è un’occasione formativa unica, ad ingresso libero, aperta anche a docenti, studenti e professionisti della formazione.

Link per le iscrizioni

Giornata Europea dei Genitori e della Scuola: un successo

Nonostante la giornata metereologicamenete avversa, oltre 150 tra docenti, genitori ed educatori hanno partecipato alla manifestazione organizzata da FoPAGS Varese con il consueto forte contributo del Tavolo Genitori dell’ASVA.

Da segnalare l’intervento di Pier Cesare Rivoltella (caratterizzato da tre passaggi ed una premessa) uno dei relatori più attesi che qui brevemente riassumiamo.

I passaggi sono stati:

  • Come è cambiato il paesaggio dei media. Comune riflessione sintetica sul paesaggio in cambiamento. La realtà dei media oggi con le sue caratteristiche peculiari.
  • Come questo cambiamento sollecita determinate attenzioni educative. Individuazione delle principali attenzioni educative cioè di quelle variabili che se non tenute adeguatamente sotto controllo possono generare problemi.
  • A seguito delle attenzioni educative individuate, quali possono essere le possibili piste di lavoro per la scuola e soprattutto per la famiglia

La premessa al suo interno si è articolata in 3 ulteriori passaggi:

  • I genitori fanno danno non perché sono dentro ma perché sono fuori della scuola. Essere fuori vuol dire non coltivare una logica di partecipazione e corresponsabilità educativa. Se si è fuori diventa poi più facile farsi presente nella forma di iperprotezione, nella forma della rivendicazione, nella forma del giudizio di inadeguatezza nei confronti dell’insegnante. Se il genitore fosse dentro per condividere, gli consentirebbe di riallinearsi. Uno dei più grossi problemi che oggi la scuola sconta è il venir meno dell’alleanza educativa con i genitori perché i genitori non sono più partecipi dentro la scuola. Ne sono usciti. Proprio a seguito di questo poi fanno danno…
  • Presentazione del convegno sull’ultimo rapporto del CISF sullo stato della famiglia oggi in Italia. Il tema di quest’ultimo rapporto è stato Le relazioni famigliari al tempo delle reti digitali ovvero come la presenza dei media ridefinisce le relazioni all’interno della famiglia
  • Dato che le evidenze neuro scientifiche sono importanti da tenere in considerazione, vengono proposte alcune rapide sottolineature:
    1. Se si porta in scuola tecnologia sperando che i ragazzi apprendano meglio, la neuroscienza dice che non ci sono evidenze a supporto di questo fatto. Una migliore efficacia degli apprendimenti non dipende dall’aggeggio hardware ma casomai da quello che il dispositivo mette in condizione l’insegnante di predisporre come nuovo tipo di relazione con lo studente. Avere davanti uno schermo di un tablet al posto di una pagina di un libro, da un punto di vista del miglioramento dell’apprendimento non da nessun risultato.
    2. Prima dei 3 anni niente schermi digitali in mano al bambino. Prima dei tre anni ma generalmente prima dei sei anni non conta il contenuto, ma conta la forma, l’impatto comunicativo, il ritmo con cui sono montate le immagini, il colore, la iperstimolazione. Quindi che il contenuto sia educativo e diseducativo poco importa. A quell’età il mezzo è il messaggio e non il contenuto

Questi media digitali stanno quindi trasformando il cervello dei ragazzi? Siamo di fronte ad un uomo Sapiens Digitalis? Assolutamente no! Niente mutazioni genetiche in corso, ma siccome il cervello è plastico e si modifica in relazione ai condizionamenti ambientali che subisce e siccome è assodato dalla ricerca  scientifica che questi condizionamenti ambientali hanno anche la possibilità di attivare disposizioni silenti nel corredo genetico (epigenetica) è evidente che il cervello esposto costantemente ai media digitali ha una plasticità, una organizzazione sinaptica che finisce per attivare tutta una serie di disposizioni che non attiverebbe se non fosse esposto ai media digitali. In generale i condizionamenti ambientali a cui siamo esposti modificano la nostra organizzazione sinaptica e di conseguenza anche i media digitali lo fanno;  colui che è esposto in maniera forte e per molto tempo a quel tipo di condizionamento ambientale andrà maturando una certa organizzazione celebrale che non significa che poi la trasmetta geneticamente ai propri figli o che lui sia il primo caso di una nuova specie in via di apparizione.

E’ possibile da ultimo accreditare una correlazione tra l’esposizione alle immagine di questi media e la modificazione del ritmo dell’attenzione. L’economia dell’attenzione si modifica  attraverso un uso persistente, costante, smodato dei media digitali.  Ma non è la sola causa. Anche il ritmo (multitasking) di vita ha le sue responsabilità. Infatti se nei primi anni di vita l’agenda del bambino è fitta come quella di un imprenditore è chiaro che è l’organizzazione stessa dell’esistenza del bambino e non solo i media digitali che predispongono la sua attenzione a non abituarsi ad essere fissato su una cosa per volta prendendosi il tempo per fare le cose per bene. Dicono gli studiosi che una caratteristica del nostro sistema di vita attuale e della nostra vita dentro le organizzazioni è quella di essere costretti costantemente a prendere decisioni senza aver potuto prendersi il tempo per fare un’analisi sufficiente a sostegno di queste decisioni. Decidiamo quasi sempre senza conoscenza, o senza conoscenza compiuta, perché siamo sempre in ritardo. Il bambino che cresce in questo ambiente di vita lo respira fin da piccolo: non possiamo quindi chiedergli di essere rilassato e di portare la sua attenzione su una cosa per volta, E’ dopato da questo sistema di vita. Non è quindi solo colpa dei media digitali, ma certo i media digitali concorrono….

Giornata Europea dei Genitori e della Scuola 2018: i relatori

Sabato 17 marzo  Ore 8,30 – 12,45  presso Aula Magna, Università dell’Insubria – via Ravasi (Varese)


La tecnologia ha portato nella nostra vita notevoli cambiamenti e lo ha fatto molto rapidamente soprattutto da quando ci sono  computer, cellulari, tablet. Strumenti che sono entrati nella nostra vita quotidiana modificandone gli stili di vita. In meglio o in peggio? Probabilmente dipende dall’uso che ne facciamo però forse c’è anche dell’altro che non conosciamo. Il digitale ci porta ad affrontare sempre nuove sfide anche in ambito educativo con i nostri figli e allievi così che l’educazione non è sempre un progetto definito e condiviso. Conoscere per capire e condividere sono  le azioni che andremo a compiere insieme durante questo evento e lo faremo con l’aiuto di questi esperti:

  • Prof.  Pier Cesare Rivoltella, professore ordinario nel settore scientifico-disciplinare M-PED 03, Didattica e Pedagogia Speciale.  Insegna Didattica generale e Tecnologie dell’istruzione presso la Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università Cattolica di Milano dove dirige anche il Corso di Perfezionamento in Media Education e il Master internazionale di primo livello in Comunicazione e formazione. Presidente nazionale della SIREM (Società Italiana di Ricerca sull’Educazione Mediale) è membro del board di numerose riviste specializzate, in Italia e all’estero, ed ha curato diverse pubblicazioni sul tema dell’educazione dei ragazzi ai media. E’ coordinatore del CREMIT (Centro di Ricerca sull’Educazione ai Media all’Informazione e alla Tecnologia) costituitosi nel novembre 2006 come risultato della crescita progressiva di un gruppo di lavoro e di un programma di ricerca che è andato consolidandosi nel tempo a partire dal 1998 (anno della prima edizione del Corso di Perfezionamento in Media Education).
  • Dott. Giorgio Rossi, Dirigente dell’Unità Operativa di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, A.O.U. Ospedale di  Circolo Fondazione Macchi – Ospedale Filippo del Ponte. L’Ospedale, a direzione universitaria,  si configura come una Unità Operativa, di alta specialità in grado di curare pazienti con patologie neurologiche e psichiatriche, attraverso indagini diagnostiche e terapie per casi complessi e si pone come obiettivi generali la prevenzione precoce, la diagnosi, la cura e la riabilitazione dei disturbi neurologici, psichiatrici e neuropsicologici dell’età evolutiva (0-18 anni). Prima di assumere la dirigenza della struttura di Neuropsichiatria Varesina, il Dott. Rossi è stato dal giugno 1989 al febbraio 2013 Dirigente Medico I° Livello presso la Fondazione C Mondino a Pavia (Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico). Ha partecipato a diversi convegni e pubblicato numerosi articoli sulle criticità e difficoltà in ambito psichiatrico degli adolescenti.
  • Dott.ssa Rita Contarino, attualmente dirigente scolastico presso l’IC  di Cassano Magnago II è stata per diversi anni dirigente del CTS (Comitato Tecnico Scientifico) provinciale  e responsabile dell’ufficio Inclusione– Integrazione dell’Ufficio Scolastico di Varese. Laureata in Psicologia ha partecipato a diversi eventi formativi e collaborato alla pubblicazione di testi sulle fragilità e criticità dei ragazzi nel percorso scolastico.

Per partecipare al convegno gratuito e con grediti formativi iscriversi qui: COLLEGAMENTO

Giornata Europea dei Genitori e della Scuola 2018

Anche quest’anno il Tavolo Genitori ASVa sarà impegnato con i suoi formatori nell’organizzazione della giornata che si svolgerà

sabato 17 marzo 2018

presso l’Aula Magna dell’Università dell’Insubria di Varese

Sarà un corposo Convegno Formativo durante il quale il Prof. Giorgio Rossi, primario di Neuropsichiatria presso l’Ospedale Del Ponte e il prof. Pier Cesare Rivoltella, primario di tecnologie dell’istruzione e dell’apprendimento presso l’Università Cattolica di Milano,  spiegheranno ai partecipanti ed approfondiranno, argomenti di neurosviluppo, mondo digitale ed educazione.

La pratica scolastica sarà esposta dalla Dirigente Scolastica dott.ssa Rita Contarino dell’IC di Cassano Magnago e il confronto con il mondo studentesco dagli studenti della Consulta: da questo connubio di esperienze sarà possibile prendere coscienza di come le teorie prendono forma e si adattano nella realtà di tutti i giorni.

Trattandosi di un Convegno Formativo, ai docenti partecipanti, agli studenti delle Università e ai professionisti che ne faranno richiesta, verrà rilasciato l’attestato di partecipazione valido per il riconoscimento dei crediti formativi.

Per iscrizioni al convegno clicca qui.